From Pluralism to a Monochrome Society? How School Historical Education was Shaped in Putin’s Russia
DOI:
https://doi.org/10.13133/2723-9489/732Parole chiave:
Russia, politica dell'istruzione, manuali di storia, patriottismo, cultura russaAbstract
La svolta politica russa all’inizio degli anni 2000 comportò una trasformazione nell’insegnamento della storia. Si è trattato di un processo graduale che dai tentativi di contenere “l’eccessivo pluralismo” ha portato al tentativo di introdurre un manuale di storia unico. È stato istituito il controllo dei contenuti del manuale attraverso il curricolo (standard) federale di storia. Il richiamo ad un maggiore “sano” patriottismo ha condotto alla comparsa di manuali sciovinisti e revanscisti, propensi alla riabilitazione di Stalin. Essi sono stati oggetto di critiche acerrime sia da parte dei docenti democratici sia da parte degli attivisti nel campo dei diritti umani. Benché un’impostazione patriottica della storia avesse ottenuto il consenso di alcuni storici ed educatori, l’idea di un unico manuale si dimostrò impraticabile. I nuovi libri di testo della fine della prima decade del 2000 avevano un tono moderato e dimostravano che i loro autori non avevano tenuto conto di alcuni requisiti che il governo pretendeva di imporre. Così, nonostante un considerevole investimento statale volto a promuovere, attraverso l’insegnamento della storia, un’educazione patriottica e fedele al regime, gli sforzi degli ideologi pro-Cremlino non produssero gli effetti desiderati.
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