Prime prove ermeneutiche con ChatGpt

Authors

  • Paolo Maninchedda

Abstract

Questo contributo si propone di esplorare la relazione tra ChatGPT 3.5 e l'ermeneutica, sulla base dell'attuale comprensione dell'autore. Invece di seguire un approccio astratto per valutare le architetture e le prestazioni dell'intelligenza artificiale rispetto alle pratiche umane, l'autore preferisce utilizzare esempi significativi. Il processo ermeneutico comprende due aspetti distinti: l'interpretazione tecnica dei testi e l'attività umana di interpretazione. In questo senso, ChatGPT può essere visto come l'incarnazione dell'approccio socratico. Discutendo i principi generali e conducendo esperimenti con ChatGPT, l'autore ne esamina le capacità e i limiti interpretativi, evidenziando la dipendenza della macchina dai calcoli di probabilità per valutare i significati. Gli esperimenti rivelano che mentre ChatGPT può condurre ricerche basate su un vasto corpus di testi generali, fa fatica a fornire informazioni precise su opere specifiche con dettagli bibliografici completi.

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Published

2023-11-22

How to Cite

Maninchedda, P. (2023). Prime prove ermeneutiche con ChatGpt. Cognitive Philology, 16(Special issue). Retrieved from https://rosa.uniroma1.it/rosa03/cognitive_philology/article/view/18519