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  • Special issue: Proceedings of the Conference “Fra Antico e Futuro. La filologia nell’era dell’intelligenza artificiale” (Roma, Sapienza, 26-28 Giugno 2023)
    Vol. 16 (2023)

    Questo numero speciale è dedicato agli Atti delle Giornate di Studi “Fra Antico e Futuro. La filologia nell’era dell’intelligenza artificiale”, che si sono tenute alla Sapienza il 26, 27, 28 giugno 2023, con l'intento di offrire uno spazio di riflessione e discussione su implicazioni e opportunità dell'IA nella ricerca filologica. La giornata di studi ha rappresentato un'occasione per mettere in evidenza le sfide e le opportunità dell'utilizzo dell’IA, incoraggiando la comunità scientifica a esplorarne le potenzialità. Visto il carattere dell'evento e il tema prescelto, per cui si è resa necessara una rapida pubblicazione perfar fronte all'evoluzione precipitosa della tecnologia, si è scelto di procedere con una revisione ex post a singolo cieco e in blocco di tutti i saggi, piuttosto che con la consueta modalità.

    This special issue of Cognitive Philology is dedicated to the Proceedings of the Conference “Philology in the era of Artificial Intelligence", which were held at Sapienza on 26, 27, 28 June 2023, with the aim of offering a space for reflection and discussion on the implications and opportunities of AI in philological research. The conference therefore represented an opportunity to highlight the challenges and opportunities of using AI, encouraging the scientific community to explore its potentials. Given the nature of the event and the chosen theme, which made rapid publication necessary to cope with the rapid evolution of technology, we decided to proceed with an ex post, single-blind, block review of all the essays, rather than with the method normally followed.

  • Deixis, Identity, and Contamination: Philological and Narrative Explorations
    Vol. 15 (2022)

    La filologia: non solo una macro-disciplina storica, ma anche arte epistemologica che interroga il presente, alla ricerca di verità. Dall'Amadis de Gaule tradotto da Herberay des Essarts come "ritorno" alle sue radici francesi, fino al Don Quijote di Cervantes che riflette sul conflitto tra realtà e immaginazione, i testi sono il teatro delle aspirazioni umane: identità, potere, e ingegno. Attraverso un gioco di traduzioni e appropriazioni, Herberay ridefinisce i confini culturali, facendo parlare i cavalieri nella lingua "originaria" della Gallia, mentre Cervantes dipinge un eroe tragico che lotta contro l'insignificanza della realtà moderna.

    Parallelamente, la filologia si confronta con la menzogna nei testi legali. Analizzando il caso storico del parricidio della baronessa di Carini, emerge come i dettagli linguistici—deittici, cronotopi, errori di "attrazione"—possano smascherare false narrazioni. La filologia, con la sua capacità di esaminare le strutture nascoste dei testi, si rivela uno strumento prezioso anche nelle aule di tribunale, illuminando il dialogo tra letteratura e giustizia.

    Infine, l'evoluzione della teoria stemmatica, come nella "Puzzle-Methode," amplia le possibilità della filologia nel decifrare le relazioni tra manoscritti contaminati. Lungi dall'essere confinata all'archivio, la filologia è un'arte viva, un'indagine sull'identità e sulla memoria, un ponte tra passato e futuro. 

  • Cognitive and Textual Dynamics: From Trobar to Manuscript Traditions in Medieval and Classical Philology
    Vol. 14 (2021)

    La pratica filologica si manifesta come un dialogo costante tra il dato testuale e le tecniche interpretative, fondendo l'approccio critico-testuale ed ecdotico con le metodologie ispirate alle teorie della cognizione. Dallo studio delle strutture cognitive alla base della lirica trobadorica alle analisi stilometriche applicate al Corpus Tibullianum, l'approccio filologico emerge come una disciplina capace di integrare metodi storici, computazionali e cognitivi nell'esplorazione dei testi letterari. La prospettiva si ribalta: i testi non solo - e non più - come oggetti storici, ma come depositi dinamici di strutture cognitive, retoriche e sociali.

    Gli schemi, gli script e i frame rintracciati nella poesia trobadorica rivelano come i processi mentali degli autori abbiano influenzato scelte linguistiche e tematiche. Parallelamente, l’applicazione della stilometria mette in luce tratti distintivi del modus scribendi, fornendo strumenti preziosi per affrontare questioni di attribuzione.

    La relazione tra vincoli economico-giuridici e metafore poetiche, indagata nei testi medievali, evidenzia il modo in cui il linguaggio rifletta complesse dinamiche sociali e culturali. L’analisi della tradizione manoscritta antico-francese, inoltre, sottolinea l’importanza di contestualizzare le attribuzioni attraverso un rigoroso esame delle varianti.

  • The Text as System: Geographical, Rhetorical, and Cognitive Dimensions in Literary Studies
    Vol. 13 (2020)

    Ancora una volta, il testo si rivela un sistema dinamico di relazioni tra elementi geografici, retorici e cognitivi condivisi nel tempo e nello spazio. Nel Joufroi de Poitiers, l'analisi si concentra sulla geografia narrativa, mostrando come i luoghi e gli spostamenti siano strumenti per costruire un immaginario storico-culturale. Lo studio dei Tu e Voi lirici nei trovatori, invece, illumina la costruzione dell’Io poetico, dove l’interiorità si definisce nel confronto con l’alterità dell’amata. Parallelamente, l’applicazione della stilometria ai testi anonimi di Savinio rivela il potenziale delle tecnologie computazionali nel supportare l’intuizione filologica, perfezionando i processi di attribuzione. Questi approcci, apparentemente diversi, si fondono in una filologia interdisciplinare che, combinando tradizione e innovazione, indaga i testi come luoghi vivi della memoria culturale, capaci di riflettere e trasformare il pensiero attraverso le epoche.