Transculturalismo e modernità nell’arte del Sud Ovest statunitense

Abstract

Nel sud-ovest degli Stati Uniti è emersa una tendenza particolare delle donne artiste ad innovare e rinnovare l’estetica, gli stili e un nuovo senso della sperimentazione. Le donne artiste Pueblo hanno abilmente assorbito, nel loro repertorio estetico, elementi importati così che la loro produzione artistica si è infine affermata come un ragguardevole esempio di tranculturalismo artistico. Le nuove tendenze estetico-stilistiche sono state convogliate attraverso opere d’arte che stanno tra modelli tradizionali e sperimentazione individuale. Il primo caso che ha trovato un ampio apprezzamento della ceramica Pueblo nei mercati d’arte internazionali è quella di Maria Martinez che ha influenzato la stessa struttura sociale del suo villaggio, San Ildefonso, e quella di Helen Cordero – del villaggio Cochiti – che negli anni ’60  ha introdotto il tema iconico della figura del narratore. In tempi più recenti, altre donne artiste si sono affermate nei mercati d’arte internazionali: Roxanne Swentzell e Tammy García, per esempio.  Swentzell, del villaggio di Santa Clara, crea opere femminili di creta a figura intera con il suo particolare senso dell’umorismo e con uno stile personale contemporaneo e unico. Tammy García, anche lei di Santa Clara, “spinge” le sue forme di argilla verso nuove soglie, con tecnica impeccabile, attraverso nuovi modi di espressione artistica ridefinendo l’essenza stessa della ceramica Pueblo. In modi e misure diversi tutte le artiste citate hanno contribuito a trasferire la propria arte da un dominio nativo a un circuito transnazionale attraverso performance che sono il risultato di un intelligente remix moderno.