Orientalismi: Delacroix, Klee e Boetti tra viaggio e alterità

Autori

  • Matteo Monaco Sapienza Università di Roma
  • Anna Brancato Sapienza Università di Roma

DOI:

https://doi.org/10.13133/2532-1994.14417

Abstract

Edward Said, nel suo Orientalismo: l'immagine europea dell'Oriente, sostiene che a partire dal XIX secolo si sviluppò in Occidente una visione idealizzata e stereotipata dell’Oriente. Questi stereotipi erano percepiti come immutabili, le differenze tra gli uomini erano considerate naturali, eterne e non soggette a modificazioni. I segni di questa retorica si percepiscono nella poetica di alcuni artisti dell’epoca contemporanea. In questo senso Eugène Delacroix in Marocco, Paul Klee in Tunisia e Alighiero Boetti in Afghanistan, compiono esperienze che comporteranno svolte significative di linguaggio, tecnica e poetica per la loro attività. Il tema del viaggio, infatti, che ha segnato la formazione di letterati e artisti nel corso dei secoli, fu ripreso a partire dal XIX secolo. Tra questi, il viaggio verso Oriente, inteso anche come viaggio nell’Africa settentrionale e nel Vicino oriente, ebbe grande rilevanza. Il saggio, che non la ha pretesa di essere esaustivo ma ha solo l’obiettivo di dare un contributo al tema della percezione dell’alterità, intende indagare in quale misura le opere di Delacroix, Klee e Boetti siano analizzabili attraverso la metodologia di indagine proposta da Said. Come uomini del proprio tempo, ognuno di loro ha una percezione diversa della cultura straniera a cui si approccia. Dagli appunti di Delacroix si respira il tono paternalistico del colonialista francese, sebbene egli goda della bellezza esotica del nord Africa e si ponga con una sincera e benevola apertura. Il viaggio in Marocco diviene per lui un’occasione per studiare dal vero una realtà differente da quella in cui aveva fino ad allora operato, attraverso cui incrementare il suo bagaglio figurativo. Paul Klee durante la permanenza in Tunisia, eleva il colore a elemento primario della sua ricerca, investendolo di un peso maggiore nell’economia dell’attività pittorica e ritenendolo portatore di una grande carica lirica. Alighiero Boetti dal 1971 intreccia un rapporto con l’Afghanistan che diviene indissolubile, concretizzandosi con la manodopera delle donne afgane che cuciono per lui le Mappe e, allo stesso tempo, provocando in lui l’interesse concettuale per altre culture. Mappe, bandiere, gioco del Safari con i figli piccoli, sono tutti elementi che testimoniano l’apertura verso l’Oriente dell’artista torinese, in un’epoca che si avvia verso la postmodernità. Nonostante le loro esistenze si collochino in un’epoca precedente la globalizzazione, le loro ricerche sono frutto di esperienze transculturali.

 

Biografie autore

Matteo Monaco, Sapienza Università di Roma

Sapienza Università di Roma

Anna Brancato, Sapienza Università di Roma

Sapienza Università di Roma

Riferimenti bibliografici

Baumgartner, Micheal. “Paul Klee’s Trip to Tunisia: An Art-Historical Myth”. Paul Klee, August Macke, Louis Moilliet: The Journey to Tunisia, 1914. Berna: Zentrum Paul Klee, 2014.

Bernard, Camille. “Some aspect of Delacroix’s Orientealism”. The bullettin of the Cleveland Museum of Art. 58, n.4 (1971).

Cerizza, Luca. Le mappe di Alighiero e Boetti. Milano: Mondadori, 2009.

Delacroix, Eugéne. Diario 1: 1804 – 1852. Torino: Einaudi, 1954.

Fedini, Cerise. “Les carnet de voyage au Maroc d’Eugene Delacroix en 1832: vers l’expression artistique a l’épreuve du réel interprété en images et en écrits”. Memoire de 2 professione, agosto (2016)

Klee, Paul. Diari 1898-1918 / Paul Klee. Milano: Il Saggiatore, 1990.

Levantino, Antonina. La Germania e l’avvento dell’Orientalismo: l’indologia in terra tedesca, tesi di laurea inedita a cura della professoressa Agata Pellegrini, Università di Palermo.

Marchand, Suzanne L. German Orientalism in the Age of Empire: religion, race and scholarship. Cambridge: Cambridge University Press, 2010.

Minissi, Nullo. “Oriente e Occidente”. Between. Vol. 1, anno 2, Novembre 2011.

Messina, Maria Grazia. Le muse d’oltremare. Esotismo e primitivismo nell’arte contemporanea. Torino: Einaudi, 1993.

Id. “Viaggi virtuali di Alighiero Boetti alle Origini delle Mappe: 1967-1971”. L’uomo nero, anno X, n. 10, 2010

Petrosillo, Emanuela. “L’orientalismo saidiano nella scrittura di Edmondo De Amicis”. Rivista di Studi italiani, anno XXV, n.1, 2007.

Poggi, Stefano. L’anima e il cristallo. Alle origini dell’arte astratta. Bologna: Il Mulino, 2014.

Said, Edward W. Orientalismo: l’immagine europea dell’Oriente. Milano: Feltrinelli, 2015 (prima edizione, 1991).

Schopenhauer, Arthur. Perega e Paralipomena. Milano: Adelphi, 1981.

Soravia, Bruna. “Ascesa e declino dell’orientalismo scientifico in Italia”. In Il mondo visto dall’Italia, a cura di Giovagnoli, Agostino. Milano: Guerini e associati, 2005.

Spina, Angela, Galletti, Mirella. Orientalisti italiani e aspetti dell’orientalismo in Italia. Benevento: Labrys, 2013.

Thornton, Lynne. Les Orientalistes. Peintres voyageurs. Parigi: ACR, 1991

Sitografia

http://crossasia-repository.ub.uni-heidelberg.de/54/1/la_germania_e_lavvento_dellOrientalismo.pdf

https://www.archivioalighieroboetti.it/biografia-cronologica/

##submission.downloads##

Pubblicato

2019-04-05

Come citare

Monaco, M., & Brancato, A. (2019). Orientalismi: Delacroix, Klee e Boetti tra viaggio e alterità. Novecento Transnazionale. Letterature, Arti E Culture, 3(2), 202–223. https://doi.org/10.13133/2532-1994.14417