The School of the Pacific: The Asian Side of the Postwar Transatlantic Exchanges

Autori

  • Catherine Dossin Purdue University

DOI:

https://doi.org/10.13133/2532-1994.14789

Abstract

Negli anni '50, molte persone a Parigi parlavano di una ″Scuola del Pacifico″. Il termine si riferiva a vari artisti, legati alla costa occidentale degli Stati Uniti, tra cui Mark Tobey, Morris Graves, Clyfford Still, Mark Rothko e Sam Francis. A Parigi si apprezzavano questi artisti per il carattere contemplativo delle loro opere che contrastavano con la pittura d'azione della Scuola di New York. Basandosi su uno studio sistematico dell'arte americana nella Francia del dopoguerra, il presente articolo intende mostrare che gli artisti associati alla ″Scuola del Pacifico″ erano molto visibili a Parigi, dove godevano di un riconoscimento sia pubblico che della critica. A differenza dei loro colleghi "europei" della costa orientale, erano considerati realmente americani perché appartenevano al ″West″ e al mondo del Pacifico e dunque avevano radici non soltanto fuori dall'Europa, ma soprattutto in Asia.Nella Francia del dopoguerra, la cultura asiatica ha avuto un ruolo importante e molti artisti e critici sono stati profondamente influenzati sia dal buddismo che dalla calligrafia. Con un gioco complesso di trasferimenti culturali, questo interesse, alimentato da diverse importanti mostre di arte cinese e giapponese, ha dato forma all'accoglienza e all'interpretazione francese della scena artistica americana degli anni '50.

Biografia autore

Catherine Dossin, Purdue University

Purdue University

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Pubblicato

2019-04-05

Come citare

Dossin, C. (2019). The School of the Pacific: The Asian Side of the Postwar Transatlantic Exchanges. Novecento Transnazionale. Letterature, Arti E Culture, 3(2), 142–161. https://doi.org/10.13133/2532-1994.14789