The Transcultural Italophone Literature from its Beginnings Through to the Third Millennium: Italy’s Transnational Role Model for Europe

Abstract

Questo saggio intende contestualizzare metodologicamente il concetto di transnazionalismo con quello di transculturalismo focalizzando la letteratura italofona. Il teorema transculturale, originalmente introdotto nel 1940 dal sociologo cubano Fernando Ortiz (transculturación), viene ripreso, adattato e ricodificato a cavallo tra il Novecento e il terzo millennio in lingua tedesca e inglese dal filosofo tedesco Wolfgang Welsch (transculturality). Dopo la proclamazione di un cambio di paradigma a forma di un Transcultural Turn il termine di una letteratura transculturale italofona viene applicato, usato e diffuso anche nell’ambito dell’italianistica, aprendo nuovi orizzonti alle rivisitazioni del canone letterario che si attribuisce all’Italia.

Partendo nel 1° capitolo da queste premesse si deduce che si possa ricodificare l’evoluzione letteraria della sfera italofona analizzandola attraverso una lente transculturale, partendo dalla Scuola Siciliana nel 2° capitolo per arrivare all’era postmoderna nel 3° capitolo, in cui si accenna alla letteratura della migrazione dei giorni nostri. Dopo aver enfatizzato nel 4° capitolo le eterotopie diasporiche intorno al mondo, si conclude nel 5° capitolo che il modello esemplare italofono può connettersi con specifici parametri che sono sintomatici della critica letteraria transnazionale, assegnando all’Italia la funzione di un ‘laboratorio transculturale’ sia a livello micro- che macrostorico nel quadro del processo della transculturazione europea.