Pirandello e l’ombra degli scienziati: tra Nordau e Mantegazza

Autori

  • Matilde Esposito

DOI:

https://doi.org/10.13133/2532-1994/19099

Abstract

Nel presente articolo intendo sottolineare come, nell’Europa fin de siècle, i divulgatori della rivoluzione positivistica si appropriarono spesso del registro umoristico, considerato il più adeguato a evidenziare le contraddizioni determinatesi tra una nuova concezione dell’uomo e della società, emersa dalle recenti acquisizioni scientifiche (in particolare dall’affermazione della dottrina darwiniana), e l’immutabilità delle convenzioni. Indagherò dunque le possibili suggestioni che Le menzogne convenzionali della nostra civiltà del medico ungherese Max Nordau e il romanzo Le tre Grazie del medico e antropologo monzese Paolo Mantegazza esercitarono sull’opera di Luigi Pirandello dagli anni della formazione fino al 1905, focalizzandomi in particolare sulle novelle Le tre carissime e Senza malizia e sul Fu Mattia Pascal.

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Pubblicato

2025-04-18 — Aggiornato il 2025-04-23

Versioni

Come citare

Esposito, M. (2025). Pirandello e l’ombra degli scienziati: tra Nordau e Mantegazza. Novecento Transnazionale. Letterature, Arti E Culture, 9, 208–222. https://doi.org/10.13133/2532-1994/19099 (Original work published 18 aprile 2025)