La Via Romana Catina-Agrigentum: un 'ipotesi di ricostruzione topografica

Authors

  • Laura C. Paladino

DOI:

https://doi.org/10.13133/1125-5218.15357

Abstract

La viabilità della Sicilia romana non può essere adeguatamente compresa se si prescinde dalle peculiari condizioni storiche ed economiche che l'isola conobbe nel periodo repubblicano e imperiale, e fino all' epoca tardo-antica: assorbita prestissimo nell'orbita di Roma, la Sicilia svolse per l'Urbe una funzione essenzialmente ancillare, collocata com'era al centro di un Mediterraneo precocemente pacificato; di fatto fu il granaio della Repubblica, e, se nei primi secoli dell'Impero tale ruolo venne ad esserle insidiato dalle nuove fertilissime regioni orientali conquistate dai Romani sullo scorcio del I secolo a.C. - l'Egitto in primo luogo - in epoca tardo-antica essa venne a recuperare tutta la sua rilevanza economica, sia in quanto produttrice di cereali, sia come tappa della via annonaria per l'Africa, sia pure come eccezionale riserva di materie prime, della cui esistenza si venne a conoscenza, con ogni probabilità, solo in epoca imperiale

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