Ritirate parallele: Hemingway, Comisso e la rotta di Caporetto

Abstract

Sia Ernest Hemingway che Giovanni Comisso presero parte alla Grande guerra, ma se Comisso era un ufficiale di carriera del Genio che fu testimone di persona della rotta di Caporetto e della caotica ritirata del Regio Esercito che ne derivò, Hemingway ricostruì gli eventi dell'ottobre-novembre 1917 ex post facto, dato che giunse in Italia solamente nel giugno del 1918. Comunque, un close reading comparativo del memoriale di Comisso, Giorni di guerra, e del romanzo di Hemingway, Addio alle armi, prova che il romanziere americano aveva svolto accurate ricerche prima di scrivere la sua narrazione, perché molti dettagli sono coerenti con il resoconto di prima mano dello scrittore italiano. Inoltre, l'analisi comparativa evidenzia alcune battute solo in apparenza marginali dei personaggi di Hemingway, che dovrebbero invece essere interpretate come prolessi nascoste, accennanti agli eventi successivi (l'incombente disastro di Caporetto e le sue conseguenze). Pertanto questa lettura comparativa ci aiuta a misurare la profondità della parte nascosta dell'iceberg narrativo di Addio alle armi, portando alla luce nuovi strati di senso di questa narrazione complessa e talvolta ingannevole.