Sulle orme della “necropolitica” di Mbembe
DOI:
https://doi.org/10.13133/2532-1994/18431Parole chiave:
Back way, Migranti, Mediterraneo, Sahara, Archivio Diaristico Nazionale, DiariAbstract
L’Archivio Diaristico Nazionale (ADN) di Pieve Santo Stefano raccoglie scritti autobiografici e diaristici di gente comune, in cui si riflette, tramite varie forme, la storia d’Italia. All’opera di conservazione delle memorie si sono affiancate varie iniziative, tra cui il progetto DiMMi (Diari Multimediali Migranti) che dal 2012 raccoglie scritture migranti promuovendo un dialogo interculturale. Un numero significativo di testimonianze si concentra sulla rotta del Mediterraneo centrale, che parte dai Paesi sub-sahariani per arrivare in Europa passando attraverso il deserto del Sahara e la Libia: la cosiddetta Back way, l’“uscita dal retro”. Questo articolo, attraverso i diari scritti in prima persona dai migranti conservati presso l’ADN di Pieve Santo Stefano, esplora le similitudini tra il Sahara e il Mediterraneo ‒ come il secondo sia il corrispettivo liquido del primo ‒ evidenziando come le traversate di questi due spazi nascondano insidie e pericoli molto simili tra loro.
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