Roma: periferie, narrazioni, appunti.

Autori

  • Tommaso Giagni

DOI:

https://doi.org/10.13133/2532-6562_1.2.9

Parole chiave:

Città, Periferie, Spazi Pubblici, Roma, romanzo, studi urbani

Abstract

C’è quella frase di Baudelaire: “La forma di una città cambia, ahimè, più in fretta del cuore di un mortale”. Roma non è conoscibile davvero: troppo estesa, troppo popolosa, banalmente, e comunque troppo complessa e stratificata. Qualcosa che corre nel tempo e non si fa prendere. Questa è una premessa necessaria, credo, per non illudere e non illudersi di poter leggere lo spazio di Roma in toto . Quello che si può fare è fermare qualcosa, un momento, augurandosi che la nostra sensibilità abbia individuato la sintesi adatta. Più o meno come trovare un punto del corpo su cui caricare l’intero peso.
La mia esperienza è quella di un autore che, da quando ha iniziato a scrivere, si è confrontato con la propria città e si è illuso di poterla fare propria, per poi rassegnarsi all’impossibilità. Però ho continuato sempre a cercare dettagli, ho studiato i gesti e le frasi, ho analizzato lo spazio costruito. [...]

##submission.downloads##

Pubblicato

2017-12-30

Come citare

Giagni, T. (2017). Roma: periferie, narrazioni, appunti. Tracce Urbane. Rivista Italiana Transdisciplinare Di Studi Urbani, 1(2). https://doi.org/10.13133/2532-6562_1.2.9