“Nessun decoro sui nostri corpi”: sicurezza, produzione di margini e movimenti indecoros*
DOI:
https://doi.org/10.13133/2532-6562_3.5.14561Parole chiave:
politiche urbane, degrado, ItaliaAbstract
Nel quadro della svolta preventiva che ha caratterizzato il governo globale della sicurezza urbana negli ultimi decenni, il caso italiano è stato caratterizzato in maniera peculiare dall’emergenza e consolidazione del concetto di “decoro” (e del suo opposto discorsivo, il “degrado”) come strumento governamentale attivo sia su scala istituzionale sia locale. Adottando una prospettiva teorica che propone di interpretare sicurezza e prevenzione come processi di territorializzazione e produzione di margini, questo saggio discute il ruolo della diade decoro/degrado nella produzione contemporanea di pratiche e discorsi urbani in Italia. Attraverso una lente bifocale, si presenta la maniera in cui il decoro è stato istituzionalmente promosso come strumento di prevenzione e controllo; a seguire, si riflette sulle pratiche attiviste (come le passeggiate femministe indecorose) che ne hanno svelato la matrice violenta e hanno proposto territorializzazioni inclusive.
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