Make small plans! Mappe generative e psicogeografiche di un territorio senza nome: la "bassa padovana" come laboratorio di idee per la comunità a venire

Autori

DOI:

https://doi.org/10.13133/2532-6562_4.8.17083

Parole chiave:

Comunità, mappe generative, psico-geografia, deriva

Abstract

La presente ricerca, che si sviluppa nell’alveo del community engagement e nella prospettiva di passaggio da individuazione di stakeholder a quella di community- holder (Messina e Turchi, 2019), ha come scenario alcune municipalità situate nella zona Sud di Padova, in quella parte della cartografia che non ha un toponimo identificativo ed è chiamata comunemente ‘bassa padovana’. Un territorio liminale, ritagliato negli interstizi tra zone di influenza urbane e vie di transito tra entroterra e mare. Un’area non tanto ‘fragile’, quanto più semplicemente ‘non vista’, dimenticata. In questo luogo il nostro gruppo di ricerca ha progettato e co- costruito con gli attori locali una mappa generativa di comunità. I lavori si sono concentrati in un periodo molto particolare, tra gennaio e luglio 2020, nel cuore della pandemia. Portare avanti durante il lockdown un progetto pensato per le metodologie della ricerca sul campo ha rappresentato una sfida complessa, che ha dato una svolta imprevista sia al processo con cui sono stati raccolti i dati sia al risultato finale dell’azione. Abbiamo deciso di piegare alla necessità dell’emergenza le tecniche della psico-geografia e la poetica della deriva, forti dell’empatia che subito si è creata con le persone coinvolte. Il risultato di questa interazione è stato non semplicemente la costruzione di una nuova ‘carta geografica’ della bassa padovana, ma l’apertura di un processo generativo di comunità che ha dato vita ad una piattaforma interattiva di idee e di spunti per il futuro, frutto di questo tempo nuovissimo e incerto, che non ammette conclusioni e in cui costruire relazioni e connessioni sembra per certi versi sia la cosa più necessaria che la più difficile da realizzare.

The present research is developed in the area of the concept of community engagement and in the perspective of shifting from the identification of stakeholders to the identification of community-holders (Messina and Turchi, 2019). The scenario is represented by some small municipalities located south of Padua, in that part of the map that does not have an identifying toponym and is simply called ‘bassa padovana’. A liminal territory, cut in the interstices between areas of urban influence and transit routes between inland and sea. An area that more than ‘fragile’ appears ‘invisible’, forgotten. In this scenario, during our workshop we developed a generative map of communities with local actors. The work was concentrated in a very particular period, i.e. between January and July 2020, in the heart of the pandemic for Covid19. Carrying out a project conceived as ethnographic using field research methodologies, however, represented a complex and transformative challenge, which certainly gave an unexpected turning point to the process by which data and elements useful for research were collected, and also the result at the moment has outcomes that are all to be evaluated. We decided to bend the techniques of psycho-geography and the poetics of drift to the necessity of emergency, combining them with a strong empathy that was immediately created with the people involved, due to the fact that we were all actually inexperienced in those conditions. The map in this way has been self-constructed with a certain ease and an interactive platform of cues for the future has emerged, an open product resulting from this new and uncertain time, which does not admit conclusions and in which building relationships between people seems in some ways the most necessary and even the most difficult thing to do.

Biografia autore

Lorenza Perini, Università degli studi di Padova

ricercatrice, docente di politiche di genere e di gender politics and globalization

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Pubblicato

2020-12-31

Come citare

Perini, L., Bissan Nabulsi, A., & Manna, F. L. (2020). Make small plans! Mappe generative e psicogeografiche di un territorio senza nome: la "bassa padovana" come laboratorio di idee per la comunità a venire. Tracce Urbane. Rivista Italiana Transdisciplinare Di Studi Urbani, 4(8). https://doi.org/10.13133/2532-6562_4.8.17083