Abitare a intensità variabile. Biografie in movimento nei territori interni dell’Italia meridionale
DOI:
https://doi.org/10.13133/2532-6562/18673Parole chiave:
aree interne, mobilità, traiettorie biograficheAbstract
Lo spopolamento non è l’esito finale di un processo ma il processo stesso; non è solo indice quantitativo che descrive la diminuzione dei residenti, ma dinamica complessa considerabile causa e conseguenza di una progressiva trasformazione qualitativa delle forme dell’abitare e dei territori che le ospitano. A partire da un’etnografia condotta a Biccari (Fg), comune dell’Italia interna meridionale, estrapoliamo qui una riflessione sullo spopolamento come processo di lungo corso, generatore di continue alterazioni spazio-temporali e di un abitare a ‘intensità variabile’. Se guardato a momenti diversi del giorno, del mese e delle varie stagioni, il paese si mostra ai nostri occhi come un’entità mutevole, caratterizzata da una serie di configurazioni diverse e popolata da un mosaico variegato di figure abitanti. Esse declinano, attraverso le loro pratiche quotidiane, forme variabili di appartenenza al territorio e si fanno portatrici di precise richieste spaziali. Esse ci invitano, così, a pensare politiche e progetti che agiscano sull’abitabilità dei luoghi piuttosto che ambire – a tutti i costi – ad un ripopolamento ‘numerico’ dei luoghi dello spopolamento.
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