Conoscenze astronomiche e concezioni cosmologiche dei Huave di San Mateo del Mar (Oaxaca., Messico)
Abstract
L'articolo riordina e descrive le credenze dei Huave intorno agli elementi che compongono l'universo, nonché alcune pratiche e miti ad essi relativi. La forma del mondo, i moti e la natura degli astri, la misura del tempo e le concezioni tradizionali riguardo al sole e alla luna - le due principali entità divine celesti - costituiscono l'argomento della prima parte “astronomica” di questo studio. La seconda si occupa invece della meteorologia huave, “settore” ideologicamente più ricco e composito, soggetto principale della mitologia tradizionale. È appunto sulle componenti del ciclo dell'acqua - dal cui regolare evolversi dipende la precaria economia di questi pescatori-agricoltori - che s'incentra il maggiore interesse della cultura indigena. Una cultura che al sostrato pre-colombiano tradizionale ha dovuto affiancare tratti di palese derivazione coloniale; un fenomeno riscontrabile nel computo del tempo, nei nomi delle costellazioni, nelle credenze sulla Via Lattea ed in quelle sul taglio delle piante secondo le fasi della luna. Apparentemente meno permeabile a “contaminazioni” post-coloniali è la sfera meteorologica, in cui la mitica rivalità del fulmine col serpente costituisce una singolare variante dell'associazione che, in gran parte delle mitologie mesoamericane, ne fa i due termini di un rapporto di equivalenza e spesso d'identità.