Nella terra dei mezzi

La frattura culturale tra nostalgia, giochi popolari e archeologia

Autori

  • Fulvio Cozza

Parole chiave:

Heritage, Archeologia, Giochi popolari, Identità locale, Società Post-industriale

Abstract

Partendo da una ricerca sul campo svolta tra le località adiacenti l’impianto FIAT di Cassino, in questo intervento tenterò di descrivere e comparare due modi di raccontare il passato: dei giochi popolari che si richiamano ad un assai vago tema medievale/mezzadrile e delle importanti scoperte di archeologia romana. Ciò che accomuna queste due forme della costruzione dell’identità locale è che entrambe insistono sull’esigenza di riparare una frattura culturale la quale – in chiave nostalgica – inquadra l’avvento della fabbrica come l’inizio di un decadimento incarnato dalla nascita del cosiddetto “metalmezzadro”. Né operaio né contadino, e che dunque sfugge al modello di identità ben circoscritta, il metalmezzadro incarna in chiave negativa tutte le caratteristiche ed i problemi del lavoratore precario. In tal senso la riproduzione della frattura culturale comporta dei grossi rischi di stigmatizzazione ed esclusione poiché la cancellazione del metalmezzadro dal panorama simbolico e materiale presuppone anche la sparizione della possibilità di esplicitare i suoi problemi ed i suoi bisogni nello spazio pubblico.

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Pubblicato

2024-05-15

Come citare

Cozza, F. (2024). Nella terra dei mezzi: La frattura culturale tra nostalgia, giochi popolari e archeologia. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 13(1), 43–71. Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/18719

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