Note al canzoniere di Gace Brulé: questioni onomastiche alla luce della tradizione manoscritta
Abstract
Il presente contributo si propone l’obiettivo di tratteggiare la fisionomia delle relazioni amicali e poetiche di Gace Brulé, con particolare riguardo agli effettivi riscontri nella tradizione manoscritta: si cercherà di discernere, fra i rimandi a persone e luoghi all’interno del corpus attribuito al troviero (Linker, s.n. 65), quanto sia imputabile all’auctor e quanto invece alla tradizione, pur con tutte le cautele dovute. L’analisi dei riferimenti rinvenibili nelle poesie attribuite a Gace Brulé – specie negli envois –, nell’ottica di una ricostruzione dell’iter poetico e dei suoi contatti, molto spesso non tiene conto della tradizione manoscritta, che non di rado può obliterare gli stessi riferimenti, oppure aggiungerli ove non presenti. Questi fenomeni, è bene dirlo, si riscontrano non solo nei corpora di altri trovieri, ma anche in altre tradizioni liriche (ad esempio, in quella occitana): nel corso della trattazione si offriranno alcuni esempi, del tutto indicativi, pure da tali àmbiti, a sostegno di un’ipotesi sull’eziologia delle perturbazioni onomastiche.