Le interfacce ludiche dei luoghi quotidiani. Strategie ludiche location-based per imparare a giocare con i confini tra il qui e l’altrove
Parole chiave:
locative media, interfacce ludiche,Abstract
Come gli studi culturali sui media mettono in luce, l’utilizzo diffuso dei dispositivi mobile e location aware incide drasticamente sulle pratiche legate allo spazio, permettendo alle persone di pensare in termini diversi concetti come quelli di vicino/lontano, presenza/assenza, qui/altrove. Se pensiamo allo spazio non come a qualcosa di disincarnato che pre-esiste all’esperienza, ma come a un processo prodotto socialmente e culturalmente dalle pratiche mediate delle persone, diventa interessante indagare che tipo di spazi stanno emergendo dall’utilizzo dei media pervasivi sensibili alla posizione.
Questo paper indaga la relazione tra produzione degli spazi quotidiani e pratiche ludiche location aware, analizzando come alcuni emergenti giochi pervasivi - che sfruttano l’interazione con l’ambiente fisico e la posizione del giocatore - stiano riconfigurando l’esperienza che le persone hanno dei luoghi in cui vivono. In particolare, vengono individuate e analizzate alcune strategie di rimediazione ludica dello spazio quotidiano, che si basano sullo sfondamento dei confini temporali, spaziali e sociali della pratica del gioco, attività che viene trasformata da dimensione alternativa alla vita reale a elemento pervasivo quotidiano.
Queste esperienze, a cavallo tra spazi fisici e digitali, tra realtà e finzione ci offrono nuove possibilità di giocare con i confini dei nostri luoghi quotidiani, allenandoci a sperimentare un continuo spostamento tra il “qui” e l’”altrove”.
As cultural and media studies highlight, the widespread use of mobile and location-aware devices drastically affects the practices related to space, allowing people to think differently concepts such as near / far, presence / absence, here / elsewhere. If we consider space as an embodied experience, a process produced by socially and culturally mediated practices, it becomes interesting to investigate what kind of spaces are now emerging from the pervasive use of these location-aware technologies.
This paper investigates the relationship between the production of everyday spaces and location-aware playful practices. It analyzes how some of these emerging pervasive games - based on the interaction with the physical environment and the player's position - are reconfiguring the experience that people have of the places they live in. In particular, the paper identifies and analyzes common strategies used in playful remediations of ordinary places, which brake the temporal, spatial and social boundaries of the game. Through them, playing is transformed from an alternative dimension into a pervasive element of everyday life.
These experiences, between physical and digital spaces, between reality and fiction, are offering us new ways to play with the boundaries of our everyday places, allowing continuous experience shifts between the “here” and the “elsewhere”.
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