Lo spazio del suono, lo spazio della storia Mirosław Bałka e Paweł Mykietyn

Autori

  • Laura Quercioli Mincer Università di Genova

DOI:

https://doi.org/10.13133/2532-1994/18026

Parole chiave:

Anne Frank, luoghi della memoria, post-memory, Shoah, digital media

Abstract

L'articolo si propone di discutere l'azione socio-politica di due performance musicali contemporanee prodotte in Polonia. In particolare, l'autore si interroga sulla funzione specifica dello spazio, creato dall'artista visivo Mirosław Bałka, in relazione alle composizioni del musicista Paweł Mykietyn. In entrambi i casi si tratta di adattamenti di opere letterarie (Pan Tadeusz di Adam Mickiewicz, 1834, e Der Zauberberg di Thomas Mann, 1924) e in entrambi i casi è il processo di trasposizione mediatica a riscrivere i termini del discorso culturale e identitario. Il progetto di Balka propone, in modo non didascalico, immagini traumatiche già consolidate e codificate nella memoria collettiva europea e crea, nel tempo fugace della performance, una struttura democratica e aperta, alla quale partecipa anche la memoria degli sconfitti.

Biografia autore

Laura Quercioli Mincer, Università di Genova

Docente di Lingua e Letteratura polacca

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Pubblicato

2022-03-31

Come citare

Quercioli Mincer, L. (2022). Lo spazio del suono, lo spazio della storia Mirosław Bałka e Paweł Mykietyn. Novecento Transnazionale. Letterature, Arti E Culture, 6, 125–187. https://doi.org/10.13133/2532-1994/18026