Territori di rap/trap tra devianza spettacolarizzata, gangsta tragico e antagonismo di cura
DOI:
https://doi.org/10.13133/2532-6562/17736Parole chiave:
rap, città, Milano, RomaAbstract
Ormai da quasi mezzo secolo le forme espressive dell’hip hop continuano a essere diffuse in tutto l’ecumene. Il rap, nonostante sia divenuto un genere musicale commerciale, resta ancora sorprendentemente una pratica di auto-valorizzazione dei giovanissimi dei quartieri deprivati, soprattutto delle grandi città. L’articolo propone una comparazione tra due scene rap contemporanee a Milano e Roma. La prima è considerata significativa per il suo essere “di strada”, la seconda rispetto alle nuove derive del rap militante. Oggetto d’analisi sono le forme espressive rap/trap di attori sociali che, radicati in un territorio, una periferia urbana, fanno delle pratiche in essa messe in atto tema centrale del parlare rimato.
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