Tra policy e agency. Uno sguardo etnografico su Bastogi come ‘spazio intermedio’ urbano
DOI:
https://doi.org/10.13133/2532-6562/18815Parole chiave:
antropologia urbana, vulnerabilità abitativa, uso sociale della ricercaAbstract
Questo contributo mette al centro il ruolo del ricercatore sociale presso Bastogi, un centro di assistenza alloggiativa temporanea (CAAT) a Roma, mostrando come i processi di soggettivazione in condizione di forte marginalità, da un lato, e le retoriche e le pratiche del decisore politico, dall’altro, creino una tensione meritevole di essere indagata con la lente concettuale dello ‘spazio intermedio’. Lo studio procede da una ricerca etnografica di lunga durata che si è andata aggiungendo ad una più recente esperienza di antropologia applicata. Quest’ultima postura viene parimenti messa in discussione a favore di un uso sociale della ricerca, la quale non esula l’antropologo dal prendere una posizione (etica) senza sostituirsi alle voci degli attori sociali coinvolti nello studio. Il concetto di ‘spazio intermedio’ viene ripreso da più angolazioni, non solo partendo dai dati etnografici ma anche come spunto per riflessioni di ordine epistemologico.
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