Farsi spazio. Pratiche di gestione dello spazio e politiche dell’identità in una piccola comunità galleggiante
DOI:
https://doi.org/10.13133/2532-6562_3.5.14563Keywords:
antropologia dello spazio urbano, built environment, farsi spazio, autocostruzione.Abstract
Il contributo intende riportare alcune considerazioni circa la capacità dei gruppi marginali di utilizzare le risorse spaziali come linguaggio attraverso cui affermare la propria identità politica all’interno del contesto urbano in cui vivono. Verrà presentato il caso etnografico di Harbor, una piccola comunità galleggiante che sorge tra le acque di un canale di Copenaghen. Il contributo cercherà di discutere delle pratiche di gestione del built enviroment prendendo in esame alcuni esempi di architettura che mostrano il ruolo che lo spazio costruito ricopre per i processi di costruzione dell’identità dei gruppi marginali delle nostre città. L’attenzione verrà concentrata sulle pratiche di autocostruzione, pensate come pratiche di spazializzazione che permettono ai gruppi marginali di farsi riconoscere dal resto della città.
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