(R)esistenze a Roma Est. La produzione di soggettività impreviste a partire dalla scena artistico-musicale underground di un quartiere romano
DOI:
https://doi.org/10.13133/2532-6562/17499Keywords:
Pigneto, resistance, artistic communityAbstract
The article aims to analyse if and how the Pigneto neighbourhood in Rome can be considered a «laboratory of an unprecedented urbanity» (Decandia, 2019) in which new ways of producing subjectivities, capable of generating spaces of possibility and questioning the ordering logics of the dominant normativity, are built. In this regard, the focus will be on the experimental practices of an underground artistic-musical community that lives here. Through an ethnographic approach, the article will explore those forms of resistance that, in the wider music and artistic scene of East Rome, give birth to new relational environments in which differences are welcomed, and in which «materials capable of generating new forms of expression outside the known horizons» (Ibidem) are generated. The contribution will analyse and contextualize the languages, practices, and imaginaries conveyed by these resistant communities, and will reflect on the relations that intersect with the surrounding urban space.
L’articolo si propone di analizzare se e in che modo la zona del Pigneto a Roma possa considerarsi un «laboratorio di una inedita urbanità» (Decandia, 2019) in cui si costruiscono – attraverso le pratiche sperimentali di una comunità artistico-musicale underground – nuove modalità di produzione di soggettività, in grado di generare spazi di possibilità e di mettere in discussione le logiche ordinatrici della normatività dominante. Attraverso un approccio etnografico, si analizzeranno quelle forme di (r)esistenza che, all’interno della più ampia scena musicale e artistica di Roma Est, danno vita a nuovi ambienti relazionali in cui si accolgono le differenze e si sprigionano «materiali capaci di generare nuove forme di espressione al di fuori degli orizzonti conosciuti» (Ibidem). Il contributo porterà alla luce e contestualizzerà i linguaggi, le pratiche e gli immaginari veicolati da queste comunità resistenti, e rifletterà sulle relazioni che intersecano con lo spazio urbano circostante.
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