Verso il parco urbano del Tevere

Autori

  • Paola Cannavò Università della Calabria

DOI:

https://doi.org/10.13133/2532-6562_2.4.14374

Parole chiave:

città collaborativa, contratto di fiume, governance innovativa

Abstract

Il recupero del bacino fluviale del Tevere nel suo tratto urbano richiede l’aggregazione collaborativa di tutte le forze del territorio, siano esse imprese o “città collaborativa” composta da cittadini attivi, organizzazioni di volontariato e associazioni e imprenditori locali. Queste forze, aggregate, dovranno lavorare in sinergia con le amministrazioni pubbliche. Con questo obiettivo è stata costituita Agenda Tevere Onlusun acceleratore di cambiamento, collaborazione e assunzione di responsabilità condivisa.AT ha avviato azioni sul territorio per coinvolgere la comunità e le istituzioni nel processo di trasformazione delle sponde, e ha attivato il “Contratto di Fiume Tevere relativo all’asta fluviale da Castel Giubileo alla foce”che si avvarrà del contributo di uffici di scopo appositamente creati nelle strutture amministrative comunali e regionali.

Solo così la città di Roma potrà raggiungere l’obiettivo di avere di nuovo un fiume vivo e vivibile, un Parco Urbano del Tevere.

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Pubblicato

2018-12-22

Come citare

Cannavò, P. (2018). Verso il parco urbano del Tevere. Tracce Urbane. Rivista Italiana Transdisciplinare Di Studi Urbani, 2(4). https://doi.org/10.13133/2532-6562_2.4.14374