Change and continuity in the North American vision pattern. Urban Indian and religious revival
Abstract
Recenti studi degli anni ’80, come quelli di Melody (1980), di Powers (1982) o di Harrods (1987) confermano l’orientamento interpretativo di P. Albers e S. Parker (1971) che assegna alla visione il ruolo di esperienza nodale nella vita sociale e religiosa degli Indiani del Nord America. La visione, infatti, sia nelle riserve sia in ambiente urbano, non solo fornisce l’ideologia indispensabile a giustificare e a spiegare cambiamenti sociali ma, oggi come in passato, distribuisce potere. La visione è sempre stata veicolo di potere: i detentori del potere e, quindi del benessere degli Indiani, un tempo esseri soprannaturali oggi Ministri e Istituzioni pensate come entità astratte o loro ipostasi simboliche, si esprimono sempre attraverso visioni. In questo quadro le esperienze visionisitiche rappresentano ancora il mezzo più idoneo a mantenere vivo il filo di continuità con le antiche tradizioni e ad assolvere alla vitale funzione di raccordo tra presente e passato tribale.