Le serie web sul carcere in Italia. Da Belli dentro alle storie sul web
Abstract
Scopo di questo lavoro è riflettere sulle ragioni per cui in Italia la ricchezza euristica sul piano narrativo di un contesto particolare come il carcere non sia stata sufficientemente valorizzata e messa a frutto. Attraverso una mappatura, off-line e on-line di produzioni sul tema, cercheremo di capire come questa istituzione totale è stato rappresentata, se sia stata riconosciuta quale “istituzione seriale per eccellenza” per la sua ripetitività, regolarità e prevedibilità e presentata come un luogo che “detiene” racconti avvincenti e numericamente infiniti. Il percorso inizia, infatti, con l’individuazione di caratteristiche comuni e unificanti tra i media, e in particolare la serialità televisiva, e l’esperienza carceraria: rapporto dentro/fuori, territorialità plurima, sovvertimenti di status, individuazione di accessi a mondi inaccessibili, utilizzo di linguaggi specifici e adozione di regole che ridefiniscono le dimensioni spazio-temporali del quotidiano. Abbiamo poi preso ad esempio alcuni prison tale di provenienza anglosassone e di grande successo per arrivare alle web series italiane: produzioni low cost che ultimamente hanno manifestato un certo interesse sul tema, seppur spesso limitandolo a questioni inerenti l’inclusione e la denuncia sociale in generale. Un’opportunità ancora non riconosciuta come tale e, per questa ragione, solo parzialmente indagata.
Downloads
Published
How to Cite
Issue
Section
License
Mediascapes Journal is published under a Creative Commons Attribution Licence 4.0.
With the licence CC-BY, authors retain the copyright, allowing anyone to download, reuse, re-print, modify, distribute and/or copy their contribution. The work must be properly attributed to its author. It should be also mentioned that the work has been first published by the journal Anuac.
Having published these contributions for the first time, Mediascapes Journal will have the right to publish them integrally or partially as reprints or possibly as part of a thematic issue, in both digital and printed format.
It is not necessary to ask further permissions both to author or the journal.