La lunghezza dell’onda. La riproduzione sonora: oltre un secolo di usi sociali
Keywords:
media, industrie culturali, mediologia, storiografia, riproduzione sonoraAbstract
La registrazione sonora, nel suo divenire storico, s’interseca e si pone come punto di contatto e di snodo, fra quasi tutte le industrie culturali, editoriali e ‘per flusso’ (Miège et alii, 1978; Miège 2000, 2007). In maniera speculare alla posizione intersettoriale dell’industria della registrazione sonora nei sistemi delle industrie culturali, le attività individuali e sociali di co-produzione e produzione di senso e di valore delle riproduzioni sonore implicano un intenso lavoro intertestuale e transmediale fra diverse forme di ascolto, letture, visioni. Un lavoro produttivo che – cooperativamente e intersoggettivamente – produce contenuti, significati, relazioni e aggregazioni sociali e che, nel tempo – anche attraverso differenti forme di produsage (Bruns, 2008) – si fa sempre più «rumoroso e pubblico» (Jenkins, 2006). In breve, seguendo la storia della registrazione sonora si può cogliere lo spostamento della produzione di valore dagli apparati industriali alle reti sociali del pubblico, e riconoscere l’industria culturale come il laboratorio che «produce (innova, sperimenta) le procedure comunicative, che sono destinate poi a fungere da mezzi di produzione anche nei settori più tradizionali dell’economia contemporanea» (Virno, 2001).
Downloads
Published
How to Cite
Issue
Section
License
Mediascapes Journal is published under a Creative Commons Attribution Licence 4.0.
With the licence CC-BY, authors retain the copyright, allowing anyone to download, reuse, re-print, modify, distribute and/or copy their contribution. The work must be properly attributed to its author. It should be also mentioned that the work has been first published by the journal Anuac.
Having published these contributions for the first time, Mediascapes Journal will have the right to publish them integrally or partially as reprints or possibly as part of a thematic issue, in both digital and printed format.
It is not necessary to ask further permissions both to author or the journal.