Narrazioni aliene. Da Innsmouth a Twin Peaks: tendenze transmediali e tentazioni postumane in Howard Phillips Lovecraft
Abstract
La diffusione e la visibilità delle pratiche transmediali sono un frutto dello sviluppo del Web e dei mutamenti interni al sistema dei media audiovisivi, ma anche della riorganizzazione dell’editoria a stampa. Possiamo rintracciare in fasi precedenti dello sviluppo moderno degli apparati di ideazione-produzione-consumo di merci estetiche le tracce del fenomeno, seppure con caratteri “aurorali”, prototipici. In termini di archeologia dei media la partecipazione del pubblico è stata un tratto congenito del mutare di alcuni segmenti della fiction seriale: la science fiction ma anche quell’area della narrativa che afferisce al fantastico, all’horror, allo sword & sorcery, al fantasy. Il “mondo” della fantascienza ha prodotto un fortissimo fandom, che alla lunga è riuscito ad orientare le scelte e le strategie anche delle pubblicazioni maggiori. Nel caso del soprannaturale narrativo, il fenomeno è stato nel XX secolo meno evidente, per esplodere negli ultimi decenni attraverso il diffondersi – oltre a film, fumetti, tv-series – di videogiochi, giochi online e da tavolo, siti web, pagine social, riscritture, spin-off, racconti e romanzi che proseguono o si ispirano ai temi, ai personaggi, agli autori canonici del settore. Se durante il Novecento la partecipazione degli appassionati ha assicurato nutrimento a questa area dell’immaginario prima di tutto attraverso posta e fanzines, negli ultimi anni i fandom del soprannaturale narrativo hanno acquistato forza e spazio, fertilizzando e colonizzando l’immaginario anche al di fuori del loro territorio, e attirando anche l’interesse di studiosi di varie discipline. Cruciale, nell’analisi di questa provincia della transmedialità e delle sue articolazioni, è la figura di Howard Phillips Lovecraft, autore di un ciclo di racconti in gran parte interconnessi, ambientati nei luoghi di una geografia immaginaria e centrata sulla creazione di un Olimpo di esseri soprannaturali.
La sua opera ha innescato, a posteriori, un preciso universo transmediale, connettendosi sottotraccia ad altri universi narrativi, come quello di Twin Peaks o della prima stagione di True Detective, e arrivando a nutrire le riflessioni di filosofi come Graham Harman, e a percepire influenze di Lovecraft anche nella saga dell’Alien di Ridley Scott (1979).
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