Song(s) ‘e Napule. Geografie sonore di un'identità urbana

Autori

  • Cristina Catalanotti Università IUAV di Venezia
  • Giuliano Scala Aix-Marseille Université, CAER – Centre aixois d'études romanes; Università degli studi di Napoli Federico II, Dipartimento di scienze sociali.

DOI:

https://doi.org/10.13133/2532-6562/17544

Parole chiave:

Napoli, cartografie, rap

Abstract

Gli studi urbani e la sociologia della musica possono dialogare tra loro? Quest’articolo è un esperimento di ricerca che si propone di esplorare le geografie e le identità rappresentate nel rap napoletano tra gli anni ’90 e  2000, attraverso un approccio transdisciplinare. Dal caso studio napoletano e dall’analisi di alcuni pezzi iconici del rap partenopeo emerge un processo di identificazione di spazi e di localizzazione di conflitti a diverse scale, in cui la musica, seppur radicata in alcuni spazi minuti e ben delineati, emerge come un invito a viaggiare al di là dei confini tracciati dalle cartografie tradizionali, offrendo un esempio di deterritorializzazione per delineare nuovi territori. D’altro canto, le immagini di città prodotte dai gruppi analizzati – Almamegretta e 99 Posse – suggeriscono la musica rap si come strumento di analisi degli spazi di marginalità, ma anche come strumento per costruire forme di autorappresentazione spazializzata attraverso cui costruire forme di cittadinanza e (auto)governo della città stessa.

Biografie autore

Cristina Catalanotti, Università IUAV di Venezia

Cristina Catalanotti è urbanista e giovane ricercatrice  e si occupa di  processi di rigenerazione urbana bottom-up e processi collaborativi di trasformazione dello spazio. Dottore di ricerca in Urban Planning, Design and Policy presso il Politecnico di Milano, la sua ricerca dottorale ha esplorato le trasformazioni dell’architettura e dell’urbanistica, attraverso i cambiamenti delle competenze e dei ruoli di architetti, designers e urbanisti. Dal 2013, con diversi studi di architettura internazionali, organizzazioni no-profit e associazioni di cittadini, ha collaborato all’organizzazione di eventi di co-design, installazioni temporanee, e workshop di autocostruzione. Attualmente, è assegnista di ricerca presso l’Università IUAV di Venezia per il progetto ‘Abitare Venezia/Abitare a Venezia’, che indaga la dimensione produttiva e del lavoro per sostenere l’abitare nel centro storico della città.

Giuliano Scala, Aix-Marseille Université, CAER – Centre aixois d'études romanes; Università degli studi di Napoli Federico II, Dipartimento di scienze sociali.

Giuliano Scala è nato a Napoli nel 1987, vive a Marsiglia da 9 anni. Da sempre attratto dalla carriera di libero pensatore gli hanno presto spiegato che questa richiede natali aristocratici o almeno un  appartamento in eredità da affittare a studentesse fuori sede. Nato in una famiglia scolarizzata e generosa – ma senza titoli nobiliari né appartamenti – ha dovuto organizzarsi diversamente. Attualmente Professore d’italiano al liceo e Chargé de Cours all’università di Aix-Marseille. Dottorando in civilisation italienne sotto la direzione di Perle Abbrugiati all’università di Aix-Marseille, in cotutela con la Federico II di Napoli in Sociologia della musica sotto la codirezione di Lello Savonardo. Oggetto della sua tesi è il cantautore napoletano Pino Daniele. 

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Disegno di Cristina Catalanotti e Giuliano Scala

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Pubblicato

2021-12-31

Come citare

Catalanotti, C., & Scala, G. (2021). Song(s) ‘e Napule. Geografie sonore di un’identità urbana. Tracce Urbane. Rivista Italiana Transdisciplinare Di Studi Urbani, 6(10). https://doi.org/10.13133/2532-6562/17544