Società è comunicazione

Autori

  • Mario Ricciardi

Parole chiave:

comunicazione, crisi, comunità emozionali, populismo

Abstract

L’articolo analizza lo stato attuale della comunicazione in rapporto alla società. Laddove la comunicazione in passato è
stata decisiva per affermare le tecnologie di libertà, oggi appare subalterna al potere economico-finanziario che la usa
come strumento per ottenere il consenso più o meno spontaneo, più o meno estorto di grandi masse di popolazione.
Ma la comunicazione non si deve limitare ai numeri, in quanto deve essere capace di raccontare la crisi radicale
dell’attuale civiltà e delle relazioni sociali, un compito che oggi viene efficacemente assolto da opere come The Wolf of
Wall Street, capaci di evidenziare la forza delle comunità emozionali. Max Weber aveva individuato all’origine della
società totalitaria del Novecento il ruolo delle comunità emozionali in stretto rapporto all’affermarsi del leader
carismatico e alla diffusione di derive plebiscitarie. Oggi le comunità emozionali sono decisive, legate ai processi di
crisi economica e alla vittoria del capitalismo finanziario: il loro sfruttamento è oggi funzionale alla fortuna del
populismo. Tuttavia, una speranza può nascere, dal popolo degli outsiders i nuovi soggetti che agiscono
“culturalmente" prevalentemente nel mondo delle reti. Gli outsiders sono il segnale buono in alternativa all’estinzione
delle élites intellettuali; segnalano un popolo che è tuttora senza terra e senza tradizione.


The aim of the article is to analyze the current state of communication in relation to society. Where communication in
the past has been crucial to affirm the technologies of freedom, now appears subordinate to economic and financial
power that uses it as a tool to gain public consent more or less spontaneous, more or less extorted from large masses
of the population. But communication should not be limited to the numbers, as it must be able to tell the radical crisis
of the civilization and social relations, a task that is now effectively absolved of film such as The Wolf of Wall Street,
able to highlight the strength of communities emotional. Max Weber identified emotional communities as an agent of
the totalitarian society of the Twentieth Century with the charismatic leader and dissemination of plebiscite drifts.
Populism is the current version of emotional communities. However, an hope can be born by the outsiders, the
individuals whose main field of action is the network. The outsiders are the signal good alternative to the extinction of
the intellectual elites, indicate a people who are still landless and without tradition.

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Pubblicato

2015-04-17

Come citare

Ricciardi, M. (2015). Società è comunicazione. Mediascapes Journal, (4), 16–29. Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/mediascapes/article/view/13087