La città interdisciplinare. Per itinerari non tracciati tra saperi urbani
DOI:
https://doi.org/10.13133/2532-6562_3.6.16392Parole chiave:
città, interdisciplinarità, studi urbaniAbstract
La complessità con cui l’urbano si manifesta viene di frequente affrontata specialisticamente e per interdisciplinarietà si intende spesso la possibilità di far dialogare diversi specialismi. Quali sono le basi di questo possibile dialogo, come possa darsi integrazione, gli esiti auspicabili, sono ancora terreno aperto di discussione. Le pagine che seguono intendono riprendere il dibattito circa l’interdisciplinarità negli studi urbani, sollevando alcune piste di riflessione che intendono avvicinarla differentemente da come è oramai incastonata nel mainstreaming della ricerca urbana: da petizione di principio invocata coralmente, di cui si lodano le qualità quasi messianiche per la soluzione dei problemi urbani, a procedura di composizione di diverse metodologie, diversamente intesa e praticata, o frequentemente ostacolata, da silenti ostilità istituzionali, disciplinari, se non epistemologiche. Buzzword si direbbe, che costituitasi negli ultimi quarant’anni come campo di studi distinto per letteratura e dipartimenti (soprattutto nell’universo accademico anglosassone) – gli interdisciplinary studies – sembra destinata, forse, ironia della sorte, a indicare un’ulteriore disciplina non più allo stato nascente.
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