Ibridi ferraresi. L’antropologia senza antropologi
DOI:
https://doi.org/10.13133/2532-6562_3.6.15632Keywords:
Parole chiave, antropologia, transdisciplinarietà, fiction/no fiction Keywords, anthropology, transdisciplinary, fiction/no fictionAbstract
Oggetto di questo articolo è la formazione di una rete di intellettuali a Ferrara tra l’inizio degli anni Cinquanta e la fine degli anni Ottanta che hanno prodotto fuori e dentro le Mura cittadine una serie di opere visive – se pensiamo alla pittura, alla fotografia, al cinema, alla videoarte – di scritti – reportage, inchieste sociali, saggi, poesie, racconti, romanzi – di difficile classificazione. Alla base dello sguardo analitico di questa generazione di intellettuali vi era un punto di vista fortemente transdisciplinare laddove le separazioni tra discipline – a cominciare da quella studi scientifici/umanistici – erano meno evidenti, vista anche l’assenza di facoltà umanistiche e l’istituzione della prima cattedra di Antropologia a Ferrara solo nel 2008/2009. La domanda al centro di questo articolo è: prima della nascita di una cattedra di antropologia in che modo studiosi dallo sguardo urbano e artisti hanno prodotto pensieri ibridi, frutto di una contaminazione, attraverso un comune sguardo antropologico?
The present essay deals with the network of intellectuals that was active in Ferrara between the beginning of the Fifties and the end of the Eighties in the fields of visual arts – painting, photography, movies – and writing – reportage, social enquiry, essays, poetry, fiction – and which are rather difficult to classify. These intellectuals had an analytic view marked by a transdisciplinary approach, in an environment where the disciplinary boundaries, starting from the duality Human vs. Scientific studies, were much less sharp than they are today, due to the absence of a Humanities faculty. The first professorship of anthropology in Ferrara was established in 2008 – 2009. How did scholars and artists produce hybrid and contaminated views of the urban before the introduction of Anthropology? This is the question this article wants to answer.
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